mercoledì 26 giugno 2013

Bene, adesso basta (II)


2. Poi, d’incanto, apparve alla Madonna
«Ci sono cretini che hanno visto la Madonna e ci sono cretini che non hanno visto la Madonna. Io sono un cretino che la Madonna non l'ha vista mai. […] I cretini che vedono la Madonna hanno ali improvvise, sanno anche volare e riposare a terra come una piuma. I cretini che la Madonna non la vedono, non hanno le ali, negati al volo eppure volano lo stesso […]. Ma quelli che vedono non vedono quello che vedono, quelli che volano sono essi stessi il volo». CB la Madonna non la vide mai, se non guardandosi allo specchio. E questo perché il depensamento beniano, come tutte le grandi intuizioni, è pregno di religiosità. Da Aristotele a Hermann Hesse (1877-1962), lo spiritualismo gnostico di Bene è presente in tutti i secoli della storia, geograficamente a Oriente come ad Occidente. E poi la grande bugia dell’atto e dell’azione, perché l’atto sconfessa sempre l’intento programmatico dell’azione, tanto che vengono a collimare finché l’attore – che viene da agere (perorare) e non c’entra niente col recitare (citare la cosa) – diventa egli stesso l’atto. Figuriamoci poi l’altrettanto enorme bugia del (mis)fatto. Chi si approccia al taoismo e, in generale, alle filosofie orientali, noterà la medesima assenza di oggettivazione (l’unica differenza è nel giudizio morale tra l’illuminazione e il sovrauomo). Ne "Lo zen e il tiro con l'arco" (1948) di Eugen Herrigel (1884-1955), questo professore tedesco di filosofia prende lezioni di tiro con l’arco da un maestro zen, fino a smascherare la menzogna della volontà, fino ad esser egli stesso l’arco, fino ad esser egli stesso la freccia, fino ad esser egli stesso il bersaglio, fino a non esser più lui. Come sosteneva Arnold Schönberg (1874-1951), padre della dodecafonia: «Ich bin nur das Sprachrohr einer Idee» (Sono solo l'altoparlante di un'idea); come Demetrio Stratos (1945-1979), leader degli Area, che cantava la voce nelle sue diplofonie e triplofonie; come san Giuseppe da Copertino che oltrepassava la sua santità fino a misconoscerla; come Francis Bacon (1909-1992) che dipingeva la pittura pur di non dipingere. Come tutti coloro che vanno oltre se stessi nell’interesse dell’arte, anche CB oltrepassò i dogmi dell’esistenza e apparve a Maria, la figura che in mariologia è per definizione advocata ancor prima che assumpta. In quel capolavoro della cinematografia italiana che è "Nostra Signora dei Turchi" (1968) l’impossibilità di agire è ben rappresentata da un Bene impacciato, istupidito, inconscio. Un santo autobeatificatosi che si rinnega sempre, si morde la coda ed infine impazzisce meritatamente. «I nostri contemporanei sono stupidi, ma prostrarsi ai piedi dei più stupidi di essi significa pregare. Si prega così oggi. Come sempre. Frequentare i più dotati non vuol dire accostarsi all'assoluto comunque. Essere più gentile dei gentili. Essere finalmente il più cretino. Religione è una parola antica. Al momento chiamiamola educazione».

Nessun commento:

Posta un commento